Alice, l’aereo commerciale elettrico della Eviation
Il giro del mondo di Solar Impulse, il monoposto alimentato da energia solare, pilotato da Bertrand Piccard, è stato un esperimento.
L’azienda fondata da Omer Bar-Yohay non è la prima che tenta la strada dell’elettrico, ma al momento è l’unica pronta al debutto sul mercato con un velivolo commerciale.
La propulsione elettrica diventa realtà per l’aviazione civile. La startup israelo-americana Eviation, aveva presentato la versione finale di Alice al Salone di Parigi nel 2019, ma a causa della pandemia di Covid-19 ha dovuto ritardare di un anno i suoi piani di sviluppo, ma ora è pronta a far fronte alle prime commesse. Alice farà il suo debutto nei cieli degli Stati Uniti entro il 2021, per entrare in servizio di linea dal 2022 in New England, con il vettore regionale Cape Air, e nel 2024 come cargo per Dhl (committenti audaci, disposti a sperimentare una nuova tecnologia molto promettente, ma non testata economicamente sul campo).
Alice è il primo aereo alimentato da batterie al litio, può trasportare nove passeggeri o 1,2 tonnellate di merci, volare ad una velocità di 400 Km orari e percorrere più di 800 km.
Non stupisce che Alice, sia nata dalla mente di un outsider e non dai potenti centri di ricerca dei giganti del settore. Le compagnie aeree che guidano il mercato (Boeing e Airbus) preferiscono offrire schemi di compensazione delle emissioni o bandire la plastica monouso, invece che affrontare il vero problema, trovare un’alternativa praticabile ai carburanti fossili.
MagniX, società sorella di Eviation, da cui escono i motori che fanno volare Alice, ha lavorato con una compagnia aerea canadese di idrovolanti, la Harbour Air, a cui ha fornito i motori elettrici e nel 2019 il primo Beaver elettrificato ha effettuato con successo un volo su Vancouver.
Le dimensioni e l’autonomia di questi velivoli sono limitate rispetto alle alternative alimentate a combustibili fossili. Alice potrà trasportare nove passeggeri per poco più di 800 km, niente in confronto con le prestazioni degli aerei tradizionali (un Boeing 737 può coprire distanze di 6.000 km e trasportare 150 passeggeri).
Generare l’elettricità necessaria per far volare un aereo di grandi dimensioni quale ad esempio un Boeing 737 e alimentarlo per una tratta di 6000 Km richiederebbe batterie così pesanti da impedirgli di alzarsi in volo. Bar-Yohay ha spiegato che «La densità energetica del carburante è molto migliore della densità energetica delle batterie».
In base alle stime degli esperti, la densità energetica delle batterie agli ioni di litio stà migliorando a un ritmo del 10% all’anno.
Considerando il “costo per miglio a passeggero”, non importa che Alice possa trasportare solo nove persone, si stima che ogni posto costerà comunque circa lo stesso di uno su un Boeing 737 da 150 posti, ovvero sette centesimi di dollaro per miglio. Gli aerei elettrici possono essere molto più piccoli e avere ancora senso quando si scende sul piano dei costi operativi e del prezzo dei biglietti.
Bar-Yohay fa notare che «Abbiamo addestrato il nostro cervello a pensare all’aviazione come a qualcosa che parte da grandi hub», mentre in realtà la maggior parte dei viaggiatori preferirebbe non volare dalla periferia di una grande città alla periferia di un’altra, a ore di distanza dal centro.
Estremizzando questa linea di pensiero, potremmo ipotizzare che gli aerei elettrici potrebbero aprire un’epoca nuova, popolata da migliaia di minuscoli velivoli alimentati a batteria che trasportano piccoli gruppi di passeggeri quasi da porta a porta.
La tedesca Lilium e altre compagnie di velivoli elettrici a decollo verticale stanno andando in questa direzione, ma richiederà ulteriori balzi tecnologici, per non parlare delle normative, che devono ancora essere concepite, e di tutta una serie di nuove infrastrutture.